Canada: Un emoji può valere come firma su un contratto?
La tecnologia come sappiamo bene ha preso il sopravvento nella vita quotidiana di tutti noi, ma se un semplice messaggio con un emoji avesse la possibilità di cambiare completamente la tua vita, come reagiresti?
Una vicenda che ha dell'incredibile avvenuta in questi giorni in Canada e che fa riflettere riguarda il caso di una sentenza dove il giudice ha ritenuto che il messaggio con l' emoji di un'agricoltore valesse come una firma.
Il protagonista di questa vicenda, Chris Achter, nel 2021 ha ricevuto una proposta di contratto per fornire ad un'azienda un'importante quantità di cereali; quest'ultima ha inviato un'e-mail all'agricoltore dove chiedeva la conferma del contratto al quale lui ha risposto con un emoji con il pollice in su.
Quando l'azienda, nel periodo stabilito, non si è vista arrivare la merce ha deciso di far causa a Chris Achter chiedendo anche i danni, il quale ha sostenuto che l' emoji si riferiva al fatto di aver ricevuto l'email ma che non avrebbe mai firmato il contratto.
Ma questo non è servito a nulla poiché il giudice ha dato ragione all'azienda sostenendo che quel messaggio valesse come una firma, anche se non è un modo tradizionale di firmare ma risulta valido lo stesso.
Inoltre, l'azienda ha affermato di aver già stipulato con l'agricoltore altri 4 contratti tramite sms, ma l'unica differenza è stata che stavolta non ha risposto con un “ok” ma con un emoji.
Prima di firmare un contratto è meglio rivolgersi ad un legale e se poi si vuole stare più tranquilli è altrettanto importante stipulare una polizza di tutela legale così in caso di controversia le spese dell' avvocato sono coperte.
Il gruppo Still84 può fornire entrambe le soluzioni tramite la Viscò & Partners per la lettura e stipula dei contratti e tramite la Dg Global per la scelta della polizza di tutela legale.
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crediti per l'immagine: pixabay
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